Luisa Lanzarotta "giornalista cristiana":
I miei articoli.


"Siamo solo strumenti nelle mani di Dio".
Provengo da una famiglia cattolica non praticante, con una storia di immigrazione a New York, città dove ho vissuto solo per pochi anni ma che ha lasciato una grandissima influenza di "grande" e di "nuovo" nel mio essere interiore. Non mi è mai mancato nulla anzi ho avuto tantissimo a livello di benessere economico, studi compresi ma mi è sempre mancata la cosa più importante "l'amore" di mamma e di papà non perché loro non me lo volessero dare ma per il semplice fatto che anche loro non lo avevano ricevuto a loro volta dai loro rispettivi genitori e quindi non erano in grado di sapermelo dare. Così sono cresciuta circondata da tante persone ma mi sono sempre sentita sola nel profondo del mio cuore, nello spirito e nell'anima; piena di soldi infatti potevo comprare tutto quello che desideravo ma non potevo comprare "l'amore e l'affetto dei miei cari". Fin da piccolissima trascorrevo intere giornate all'interno della chiesa cattolica e verso i cinque anni ho avuto il mio primo incontro personale con il Signore Gesù mentre mi trovavo in ginocchio ai piedi della sua croce, non riuscivo a distogliere il mio sguardo da quell'immagine che raffigurava la morte di Gesù, il mio cuore ne fu toccato profondamente e tante domande cominciarono a prendere forma nella mia mente. Da quel giorno che il Signore Gesù ha toccato il mio cuore sono diventata una cattolica praticante, idolatra e mariana. Crescendo sentivo il bisogno di conoscere di più e più in profondità in merito alle cose spirituali e in merito alla persona del Signore Gesù, ma tutte le volte che ponevo delle domande al prete e alla mia insegnante di catechismo mi sentivo rispondere "mistero della fede" è stata questa la risposta della quale mi sono dovuta accontentare per lunghissimi anni. Tutte le sere mi prostravo in camera mia dinnanzi agli idoli e alle immagini sacre e recitavo le litanie con la piena convinzione che Maria o la "madonna" così come la chiamano i cattolici facesse da intercessore tra me e Dio. Sono madre di quattro figli di cui i primi tre (adulti) sono cresciuti cattolici non praticanti anche se hanno ricevuti i cosi detti "sacramenti" cattolici; ma il mio ultimo figlio Marco è nato in un contesto e in circostanze differenti, la prima parola che lui ha pronunciato da piccolo è stata Gesù…gloria a Dio. Marco è cresciuto cattolico praticante, serviva messa come chierichetto (lo è stato anche del vescovo), ha sempre fatto parte del gruppo dell'azione cattolica, andava sempre a Roma al Vaticano ad ascoltare le messe del papa. Ma poi un giorno all'improvviso, all'età di 14 anni fu investito, è stato un incidente grave dove lui ha perso conoscenza e in questo frangente il Signore si è manifestato nella sua vita avendo un incontro personale con lui e ha parlato al suo cuore dicendogli: "io ti dò un'altra possibilità di vita, ti salvo dalla morte fisica e dalla morte eterna ma tu devi cambiare strada spirituale" non capivamo allora cosa volesse dire e cosa significassero queste parle che il Signore Gesù ha rivelato a Marco mentre era incosciente, a dire il vero io pensavo che lui sparlasse a motivo del trauma cranico che aveva appena avuto. Non avevamo mai sentito parlare dei credenti in Cristo Gesù (non eravamo al corrente neanche della loro esistenza). Marco è stato investito il 13 luglio del 2012 e il Signore ci ha portati per la prima volta dentro una chiesa evangelica il 26 agosto 2012 a noi due insieme, lo stesso giorno abbiamo accettato il Signore Gesù come nostro personale Signore e salvatore e quale Figlio di Dio, è stato un incontro forte, potente, glorioso, immediato a 360 gradi così solo dopo 29 giorni io ho scelto di scendere in acqua battezzandomi nel nome del Dio uno e trino e cinque mesi dopo anche mio figlio Marco ha scelto di donare la sua vita a Cristo battezzandosi. Dopo essere nati di nuovo in spirito e verità il Signore ha lavorato e sta lavorando ancora molto nelle nostre vite trasformandoci secondo la sua volontà, liberandoci da tutto ciò che ci teneva prigionieri della verità, abbattendo muri e spezzando catene nelle nostre vite da ogni bugia e da ogni inganno. Io finalmente con un percorso di formazione quinquennale spirituale ho ricevuto tante risposte da parte del Signore e conoscendo la Parola di Dio ho scoperto che non è affatto vero che nella fede c'è mistero, come volevano farmi credere nel mondo cattolico, perchè Dio si rivela a chiunque lo cerca attraverso la sua Parola che è la Sacra Bibbia dove ci ha lasciati tutto scritto per la nostra conoscenza. Il Signore Gesù con il suo immenso amore ha colmato quel vuoto che io sentivo nel profondo del mio cuore guarendo ogni ferita della mia anima; oggi posso testimoniare di essere stata guarita da Cristo il quale ha iniziato un piano di salvezza nella mia famiglia attraverso di me e mio figlio Marco. A luglio del 2013 ho ospitato i miei nipoti di New York entrambi sono venuti in chiesa e entrambi hanno accettato Gesù come Signore e salvatore delle loro vite. Mio padre che ha lasciato questo mondo a ottobre del 2013 sta riposando nel Signore. Mio cugino con sua moglie hanno frequentato regolarmente la mia chiesa per 5 mesi e poi si sono allontanati ma il Signore sa di ogni cosa. Mio zio al quale ho testimoniato di Cristo mi ha chiesto se avevo una bibbia da regalargli (ovviamente gliel'ho regalata subito). Anche mia figlia Roxana ha accettato il Signore Gesù nella sua vita e si è battezzata, gloria a Dio.
Ripongo la mia piena e totale fiducia in Cristo Gesù e nelle sue promesse con la consapevolezza che Egli mi darà ogni sua benedizione nel "suo giorno e nel suo tempo perfetto" devo solo fidarmi di Lui soprattutto nei momenti più bui e più difficili. Ho studiato presso l'IFED di Padova seguendo il Corso di teologia evangelica quinquennale alla fine del quale ho conseguito apposito Diploma di Corso di teologia di cultura evangelica; ho l'onore e il privilegio di essere uno strumento potente nelle mani di Dio e di servirLo per l'avanzamento del suo regno in questo mondo e solo per la sua gloria. Mio figlio Marco dallo stesso giorno che si è battezzato suona la batteria nel gruppo di lode della chiesa e vi testimonio che lui fino a quel giorno non aveva mai preso le bacchette in mano, tanto meno suonato mai la batteria né avuto mai il desiderio di suonarla, anche mia figlia Roxana è uno strumento potente nelle mani di Dio e lavora tantissimo in chiesa per servirLO.
Io vedo la mano potente del Signore Gesù su di noi e di come Lui ci abbia scelti e capacitati per la sua gloria.
Noi siamo solo strumenti nelle mani di Dio permettiamogli di usarci come vuole, quando vuole e dove vuole. Oggi il posto dove preferisco stare è sempre ai piedi della croce, non esiste posto migliore per me dove vorrei stare.
A te Dio santo, potente, glorioso e meraviglioso sia tutta la gloria nei secoli dei secoli, amen.
Luisa Lanzarotta
"Cristianesimo e liberalismo".

Cristianesimo e liberalismo, attraverso questo libro, l'autore John Gresham Machen, esprime con fonti attendibili i due concetti del cristianesimo e del liberalismo spiegandoli in modo dettagliato ed entrando nei concetti del contenuto della radice dei loro messaggi e della loro dottrina. Mentre, il cristianesimo nacque diciannove secoli fà, pochi giorni dopo la morte di Gesù che è l'epicentro della fede cristiana e si basa sul messaggio della grazia di Dio, l'opera redentrice di Cristo e difende le verità sugli eventi storici accaduti nel primo secolo in Giudea, in Italia e in Grecia; sostenendone le veridicità delle sue affermazioni basandosi su antichi libri. Il liberalismo è il risultato dei cambiamenti della scienza e del pensiero umano, un pensiero naturalistico che nega la potenza di Dio sulla creazione e sferra il suo attacco ai fondamenti della fede cristiana, contro la Bibbia e contro Gesù stesso affermando che è sufficiente limitarsi a sentire la presenza di Dio e criticando le prove razionali della sua esistenza, rifugiandosi nella conoscenza "pratica". Trovo interessante questo testo e consiglio a tutti quelli che sono alla ricerca della "verità" di leggerlo, perché effettivamente attraverso il suo contenuto ci aiuta a comprendere come la Bibbia si basa esclusivamente su prove documentate e non si sostituisce mai a essa e ci rivela il significato dell'opera di Dio, il suo contenuto è unico e la Bibbia è "la regola infallibile di fede e di condotta".I liberali invece sostituiscono la dottrina della Bibbia con la persona di Cristo, rifiutano la dottrina dell'Antico Testamento, gli insegnamenti dell'apostolo Paolo e l'autorità di Gesù, poiché non accettano le Sue parole e si basano solo sulla "coscienza umana" e sull'esperienza cristiana. Io personalmente, concordo con l'insegnamento della Bibbia, sulla dottrina del "peccato e della salvezza", diversamente la paternità di Dio e il sangue versato da Gesù Cristo perderebbero il loro fondamentale significato entrando così nel pensiero della dottrina liberale che conduce l'uomo alla perdita della coscienza e del peccato, abbandonando così il vero significato del "CRISTIANESIMO" che significa che il peccato è stato sconfitto per sempre e solo per la "grazia" di Dio è stato sconfitto per sempre. Infatti, solo Dio può convincere l'uomo di "giustizia e di peccato" con conseguenza di atteggiamento nei confronti della vita che lo inducono a una trasformazione. Contrariamente ad esso, il liberalismo moderno si è allontanato dal messaggio cristiano negando l'esistenza del Dio vivente e la realtà del peccato e rifiuta i miracoli e con essi la persona soprannaturale del Signore, questo mi fà vedere, con la visuale spirituale, come oggi il principe di questo mondo sta lavorando anche all'interno delle chiese cristiane per confondere le menti sia umane e sia dei credenti, con lo scopo e l'obiettivo di allontanare le persone dalla vera dottrina cristiana e dalla sua veridicità storica che ha radice sul Dio vivente e sovrano, sulla sua creazione, sulle sue creature e sulla potenza dei suoi prodigi con l'epicentro sulla morte di Gesù Cristo. Da queste radici dottrinali e da questi insegnamenti non conforme alla Bibbia e quindi, sicuramente, con radici non cristiane posso dichiarare che il liberalismo rimane un movimento non cristiano, antiscritturale e che sta cercando di prendere il controllo sulle chiese, ma so bene e con certezza documentata dagli eventi storici biblici che Dio non ha "MAI" abbandonato la sua chiesa e non lo farà neanche adesso, nei nostri giorni, poiché egli è un "Dio fedele e la sua fedeltà dura in eterno".In armonia con i suoi stessi insegnamenti scritturali, la Bibbia lo descrive un Dio "fedele" che non cambia e che è lo stesso "di ieri, di oggi e per sempre", per l'eternità. Non conosco i mezzi che egli userà per compiere il suo volere ma ho la certezza che una nuova riforma verrà nel momento stabilito da Dio, il futuro è nelle sue mani così come lo è sempre stato, fin dall'inizio della creazione.Mi rattrista vedere nel corpo pastorale di molte chiese evangeliche che si trovano schiere di uomini che rigettano il Vangelo di Cristo. Invito i laici e questa categoria di pastori a chiedere discernimento direttamente a Dio e tornare con zelo allo studio della Sua Parola, nella sua integrità perché questa battaglia venga combattuta con amore e fedeltà. Lo stesso "amore" che ha avuto Dio nel donarci come sacrificio di redenzione il suo unigenito figlio Gesù Cristo e lo stesso "amore" che ha avuto egli stesso nei confronti dell'umanità, un amore così tremendamente grande da morire sulla croce per i peccati di ognuno di noi. Sulla "fedeltà'" perché Dio, la sua Parola, i suoi propositi, le sue promesse rimarranno immutate per sempre, nei secoli dei secoli.
Luisa Lanzarotta
"La preghiera che viene dal cuore".

Con la preghiera noi apriamo il nostro cuore a Dio e smuoviamo il mondo spirituale, inoltre gli dimostriamo di essere consapevoli che dipendiamo da Lui e che riconosciamo che senza Dio siamo "meno di niente" e che come esseri umani abbiamo bisogno del suo aiuto, del suo soccorso e della sua guida. Di questa nostra riconoscenza Dio si diletta. La preghiera è dunque il nostro intimo rapporto con Dio è quel filo sottile che ci conduce e ci lega a Dio. Abbiamo la promessa del Signore che Egli risponde a tutte le nostre preghiere e che la "sua risposta" è in proporzione all'intensità della nostra fede e di quanto la nostra preghiera sia in armonia con la sua volontà 1 Giovanni 5:14 "Questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, Egli ci ascolta". Quando non sappiamo pregare secondo la sua volontà, ma lo desideriamo ardentemente lo Spirito Santo intercede per noi Romani 8:27 "e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché Egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio". Le nostre preghiere dunque hanno "potenza" presso il trono della grazia di Dio che ascolta la nostra voce e accoglie le nostre richieste, è lo stesso Signore che ci insegna questo tramite la sua parola Matteo 21:22 "E tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete", come possiamo notare questo versetto evidenzia come la fede sia l'elemento essenziale nella preghiera, quindi è indispensabile che noi preghiamo con fede. Dobbiamo dunque prendere coscienza del modo in cui "Dio vuole essere pregato" affinché Egli accolga e esaudisca le nostre preghiere. Un altro elemento fondamentale della preghiera è che Dio vuole essere pregato in Spirito e Verità Salmi 115:2-8 "Perché i popoli dovrebbero dire: dov'è il loro Dio? Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole. Gli idoli delle genti sono argenti e oro, opera delle mani dell'uomo. Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano. Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suoni. Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida". Noi come suoi figli dobbiamo avere la certezza che tutto quello che domandiamo in preghiera nel nome di Gesù Cristo, l'abbiamo già ottenuta e ci sarà accordato. La preghiera ha dunque potenza presso Dio Matteo 7:7-11 "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa. Vi è tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a coloro che gliele chiedono". Dobbiamo pregare con fede sia per noi stessi ma anche per gli altri cioè per il prossimo. Affinché Dio benedica le nostre preghiere dobbiamo camminare con lui e nella sua volontà, nel momento in cui lo abbandoniamo Egli non ci benedirà più. Per le situazioni più complicate dobbiamo entrare in proposito di preghiera in digiuno con Dio anche per più giorni. Per rafforzare tutto questo che è stato detto andiamo a esaminare delle testimonianze di fede storiche dove Dio ha sempre, nel corso dei secoli, ascoltato e accolto la preghiera dei suoi figli benedicendoli… ad esempio in Giudici 10:10-15 in questi versetti leggiamo che fino a quando il popolo di Israele ha camminato negli insegnamenti di Dio e non lo hanno abbandonato, Dio li ha benedetti liberandoli dal nemico e dando loro la vittoria in guerra, ma nel momento in cui abbandonarono Dio, Egli non li benedisse più e negò loro la vittoria in guerra. Un'altra testimonianza storica di fede è quando il re Davide invocò il Signore affinché lo liberasse dalla mano di tutti i suoi nemici in particolare dalla mano di Saul 2 Samuele 22:4 "Invoco il Signore, degno di ogni lode e sono liberato dai nemici". Dio ascoltò la sua preghiera e lo liberò. Possiamo pregare ovunque e in qualsiasi luogo. Chi si inginocchia davanti a Dio può stare dinnanzi a chiunque e quando il popolo di Dio prega il diavolo trema.
Luisa Lanzarotta
Benedizione o maledizione generazionale

Deuteronomio 23:1,8 "Chi è stato evirato mediante schiacciamento o mutilazione, non entrerà nell'assemblea dell'Eterno. Un bastardo non entrerà nell'assemblea dell'Eterno; nessuno dei suoi discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà nell'assemblea dell'Eterno. L'Ammonita e il Moabita non entreranno nell'assemblea dell'Eterno, nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrerà mai nell'assemblea dell'Eterno, perché non vi vennero incontro con pane e con acqua per strada, quando usciste dall'Egitto e perché assoldarono contro di te Balaam, figlio di Beor da Pethor in Mesopotamia, per maledirti. Ciò nonostante l'Eterno, il tuo DIO, non volle ascoltare Balaam; ma l'Eterno, il tuo DIO, mutò per te la maledizione in benedizione, perché l'Eterno, il tuo DIO, ti ama. Non cercherai né la loro pace né la loro prosperità, finché tu viva, mai. Non aborrirai l'Idumeo, perché egli è tuo fratello; non aborrirai l'Egiziano perché fosti straniero nel suo paese; i figli che nasceranno loro potranno, alla terza generazione, entrare nell'assemblea dell'Eterno".
Qui Mosè stava parlando agli Ebrei, della legge di Dio, elencando loro le caratteristiche e i comportamenti che escludevano le persone dalla sua assemblea e li informava anche che per mezzo delle loro colpe la maledizione ricadeva sui loro discendenti fino alla decima generazione.
Ma per il suo infinito amore Dio diede loro degli insegnamenti da seguire attraverso la legge di Mosè mutando così (a motivo del loro cambiamento di condotta) la maledizione in benedizione fino alla terza generazione.
Con questa conoscenza che stiamo acquisendo non possiamo, non comprendere la "vitale" importanza delle nostre scelte di vita e dei nostri comportamenti, perché su essi è basata la nostra benedizione o la nostra maledizione e il giudizio di DIO per noi e per la nostra discendenza.
Deuteronomio 30:19, 20 "Oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra : io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare sulla terra che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe".
Questi versetti parlano da sé : Dio desidera che noi scegliamo la via della vita e per mezzo della nostra scelta Egli ci promette la nostra salvezza eterna e quella della nostra discendenza. La nostra scelta, il nostro modo di comportarci e di vivere, la nostra obbedienza agli insegnamenti scritturali ci compromettono, perché su esse è basato il giudizio di Dio.
Oggi l'assemblea dell'Eterno rappresenta il Regno dei cieli e anche se non siamo più sotto la legge, in quanto Gesù Cristo ci ha redenti e ci ha riscattati dal peccato attraverso il suo sacrificio riconciliandoci al Padre, dobbiamo seguire gli insegnamenti che ci ha lasciati Dio attraverso la sua Parola, solo così noi e la nostra discendenza fino alla terza generazione, vedremo la gloria di Dio nelle nostre vite e entreremo a far parte del suo popolo nei cieli.
Salmi 109:17 "Poiché ha amato la maledizione, ricada essa su di lui; e poiché non si è compiaciuto nella benedizione, si allontani essa da lui".
Dio ci fà entrambe le vie : la via stretta che ci conduce a lui e la via larga che ci porta alla perdizione eterna, Egli ci ama e desidera che noi "scegliamo" la via della benedizione per noi e come sua promessa per la nostra discendenza, ma ci lascia il libero arbitrio di scelta come fece con Adamo e Eva, dei quali conosciamo già la storia e come le conseguenze e la maledizione del loro peccato ricadde anche sui loro figli e sulla loro discendenza.
Daniele 9:24 "Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa città, per far cessare la trasgressione, per mettere fine ai peccati, per espiare l'iniquità, per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo".
Dio ci lascia la libertà di scelta, ma abbiamo appena letto che Egli ha "stabilito" un tempo in cui la sua giustizia prevalerà, un tempo entro il quale tu devi fare la tua scelta senza dimenticarti che essa coinvolge anche la tua discendenza.
Galati 4:4,5 "ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione di figli".
Così come diciannove secoli fà, nel compimento del suo tempo, Dio mandò suo Figlio Gesù come uomo sulla terra affinché per mezzo di lui si adempisse il suo proposito per l'uomo; anche oggi, viviamo una situazione parallela perché nel compimento del tempo da lui stabilito Gesù Cristo verrà a rapire la sua Chiesa. Se dovesse venire oggi in che posizione ti verresti a trovare dinnanzi al suo giudizio? E a motivo delle tue scelte e dei tuoi comportamenti n che posizione si troverebbero, dinnanzi al suo giudizio, i tuoi figli e la tua discendenza? Vuoi oggi tu, trasformare la tua maledizione in benedizione spezzando ogni catena che lega la tua discendenza e liberandoli fino alla terza generazione? Gesù Cristo ti ama e sta bussando alla porta del tuo cuore, se tu la apri egli entrerà e cenerà con te e tu cenerai con lui e la sua promessa è la salvezza eterna per te e per tutta la tua famiglia. Scegli oggi la via stretta, l'unica via che ti può condurre a Dio, amandolo e obbedendolo nell'osservanza dei suoi insegnamenti, rimanendo fino alla fine dei tuoi giorni nei suoi sentieri, solo così potrai vivere un eternità nella sua casa (nei cieli) e conforme alla sua promessa, la tua benedizione si tramanderà alla tua discendenza fino alla terza generazione. A Dio sia tutta la gloria.
Luisa Lanzarotta
"Sovranità di Dio: Fai la Sua volontà?".

Fin dall'origine del mondo ci sono state e ci sono a tutt'oggi diverse dottrine sulla creazione del mondo e di tutte le cose. La dottrina storica si basa sulla sovranità di Dio, che controlla tutta la realtà incluse le potenze angeliche. Dio stesso ha fatto conoscere all'uomo la vera storia sulla creazione attraverso il racconto di Mosè e su di essa ha voluto fosse fondata la fede della Chiesa affinché l'uomo non cercasse altro Dio. Nel racconto della creazione riscontriamo l'amore paterno di Dio verso il genere umano arricchendo il mondo con ogni abbondanza prima di creare Adamo. Mosè è un testimone infallibile e autentico nel fare conoscere il creatore del mondo, nel mettere in mostra la sua essenza di Dio, la sua sapienza eterna e il suo Spirito e questo affinché la persona spirituale di Dio può essere conosciuta nella sua autenticità da tutti coloro che lo cercano e desiderano conoscerlo. Mosè nel suo racconto sulla creazione parla anche degli angeli come ministri di Dio, essi lo riconoscono quale creatore e gli obbediscono compiendo il loro dovere verso di lui. Dio si serve degli angeli per fare seguire la sua volontà . Il nome angeli significa letteralmente "messaggeri" inviati da Dio. I vangeli di Luca 2:13 parlano degli angeli come "eserciti" perché essi stanno come soldati alla presenza di Dio per onorarlo, accrescerne la sua maestà, pronti ad obbedire alla sua volontà per agire dovunque egli ordini, sempre impegnati nell'opera.Tutti i profeti in particolare Daniele (Daniele 7:10) ci descrivono il trono di Dio circondato da miriadi di angeli in numero infinito. Essi sono anche chiamati "potenza" in quanto Dio manifesta la forza della sua mano attraverso loro e sempre attraverso loro esercita il suo imperio in tutto il mondo ed in questo contesto sono chiamati "Principati, Potenze, Signorie" (Colossesi 1:16, Efesini 1:21). Essi sono anche chiamati i suoi "Troni" poiché la gloria di Dio dimora in loro. Come dispensatori e ministri di Dio gli angeli tutelano il nostro cammino ed hanno cura di noi in ogni cosa, come nostri difensori essi combattono contro il Diavolo e contro tutti i nostri nemici esercitando la vendetta di Dio su chi ci molesta. Dio prepone i suoi angeli come governatori di paesi e province. Le Scritture ci insegnano che tutto l'esercito del cielo è in guardia per la nostra salvezza ed è pronto ad aiutarci e per quanto riguarda il loro numero ne parla come legioni, come molti milioni (Daniele 7:10).La Scrittura ci dimostra che gli angeli hanno una natura o una essenza (Atti 7:53; Galati 3:19; Matteo 23:30; 24:36; 25:31). Gli angeli sono spiriti che servono Dio ed egli li adopera per proteggere i suoi figli per mezzo loro dispensa i suoi benefici all'uomo e compie tutte le sue opere (Ebrei 1:14). Bisogna però fare attenzione a non esaltare gli angeli al di sopra di Gesù Cristo in quanto la gloria appartiene solo a lui ed egli è al di sopra di ogni creatura umana e celeste; quindi gli angeli non vanno adorati in quanto l'adorazione appartiene solo a Dio (Colossesi 1:16,20). Dobbiamo dunque tenere presente quanto è stato detto del ministero degli angeli, all'intenzione di fondare più stabilmente la nostra fede in Dio. Dio si serve degli angeli e manifesta attraverso loro la sua potenza verso i credenti, il solo e unico autore della nostra salvezza e di ogni bene che riceviamo è Dio e quindi noi dobbiamo contemplare e invocare in aiuto solamente lui.L'unico "Mediatore" che ci conduce a Dio è Gesù Cristo. Dio ha fatto gli angeli suoi ministri a motivo della sua bontà e della sua potenza, ma non ha condiviso con essi la sua gloria; essi dunque ci aiutano per volontà di Dio. La Scrittura ci mette anche in guardia sul Diavolo e i suoi spiriti immondi affinché resistiamo alle loro tentazioni. Satana è chiamato il "Dio e il principe di questo mondo" (II Corinzi 4:4; Giovanni 12:31), "l'uomo forte armato" (Luca 11:21), "il leone ruggente" (I Pietro 5:8), "lo spirito che domina nell'aria" (Efesini 2:2). Tutte queste definizioni vogliono renderci vigilanti e insegnarci a combattere rimanendo "fermi" nella fede e "costanti" nella perseveranza. Consci delle macchinazioni del nemico o Satana, dobbiamo avere un atteggiamento forte e pronto a resistergli. Siamo in guerra continua con il diavolo in quando egli trama di annullare il Regno di Cristo distruggendolo e di distruggere anche noi attraverso le sue macchinazioni. Noi constatiamo in tutte le sue opere quanto Gesù Cristo dichiara di lui, che fin dal principio è stato omicida ed ingannatore (Giovanni 8:44).Con le sue menzogne assale la verità di Dio, oscura la luce divina con le sue tenebre, induce in errore lo spirito degli uomini, suscita odio e infiamma dispute e discussioni. Tutto questo per rovesciare il Regno di Dio e immergere gli uomini nella dannazione eterna. Questi elementi ci confermano quanto sia perverso per natura, malvagio e maligno. La malvagità del Diavolo non ha origine dalla sua creazione, ma bensì dalla sua ribellione a Dio e dal suo allontanamento, fa parte dell'indole della sua natura (Giovanni 8:44). C'è da aggiungere che la sua opposizione non avviene senza il permesso di Dio, infatti Dio lo tiene legato e prigioniero nei vincoli della sua potenza e non gli permette di eseguire nulla senza il suo consenso. In questo modo il Diavolo, gli piaccia o no, serve al suo creatore ed è costretto ad adoperarsi dove il volere di Dio lo spinge. Per cui la potenza del Diavolo è limitata in quando egli, a differenza di Dio, non è onnipotente, onnisciente o onnipresente. Egli e i suoi spiriti immondi possono solo agire nei limiti consentiti da Dio e solo fino a dove Dio gli consente (Efesini 4:27; I Pietro 5:8). La Scrittura racconta anche che arriverà il giorno in cui il diavolo e i suoi spiriti immondi non avranno più l'autorità da parte di Dio di continuare ad agire (Matteo 25 :41; II Pietro 2:4).Il primo elemento della nostra "fede" consiste nel riconoscere che tutte le cose visibili sono opere di Dio e riflettere con riverenza e timore allo scopo per cui furono create. Per saper cogliere con vera fede quanto è utile conoscere su Dio è opportuno conoscere il racconto della creazione del mondo attraverso il racconto di Mosè (Genesi cap. 1). Riconoscere Dio come unico creatore di ogni cosa: cielo, terra, animali, creature; assegnando a ciascuna specie la sua natura, il suo compito, determinando i loro luoghi e le loro dimore. Con la creazione dell'uomo, a sua immagine e somiglianza, Dio ha compiuto un capolavoro di perfezione. La creazione evidenzia la sapienza, la potenza, la giustizia e la bontà di Dio. Dobbiamo sempre riflettere e meditare su questi insegnamenti riconoscendo la potenza di Dio e la sua grazia e avendo una piena e totale fede in lui che si prende cura di noi senza farci mancare nulla. In conclusione dobbiamo riconoscere che tutte le cose gli sono soggette e che lui vuole solo il nostro bene e quando desideriamo qualunque cosa la dobbiamo chiedere a lui ed è solo a Dio che dobbiamo riconoscenza con azioni di grazia e solo lui è degno di essere amato e riverito con tutto il cuore.
Luisa Lanzarotta
"La presenza dello Spirito Santo".

"Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre. Lo Spirito della verità che il mondo non può ricevere; ma voi lo conoscerete, perché dimora con voi e sarà in voi". Prima di essere arrestato dai Giudei, Gesù diede le ultime istruzioni ai suoi discepoli e promise loro la presenza costante di un "altro Consolatore" lo "Spirito Santo di Dio" che lo avrebbe sostituito essendo per loro un consolatore, una guida, un amico e li avrebbe insegnati, ammoniti, sostenuti in quanto avrebbe dimorato in loro. Avere la presenza dello Spirito Santo è come avere la presenza di Gesù essendo il suo sostituto, questo è valido anche per noi oggi fratelli e sorelle in Cristo, anche noi come gli apostoli non siamo stati lasciati da soli, Gesù è in "noi" egli "vive in noi" attraverso il Consolatore, come ci insegna la sua Parola in Colossesi 1:26, 27 "il mistero che è stato nascosto per tutti i secoli e per tutte le generazioni, ma che ora è stato manifestato ai suoi santi, ai quali Dio ha voluto far conoscere quale sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra gli stranieri, cioè Cristo in voi, la speranza della gloria". Così nei momenti di abbattimento, di sconforto, di prove abbiamo la certezza che non siamo da soli ma che il Consolatore è in noi, è con noi. Essendo lo Spirito della verità il mondo non lo può ricevere perché (come dice la scrittura) non lo vede e non lo conosce; ma tutti coloro che conoscono Dio e vivono nella sua verità avranno questo dono come promessa di Gesù, nella loro vita. Quindi lo Spirito Santo è un dono che viene dal Padre sotto richiesta di Gesù a tutti coloro che lo conoscono, lo amano, lo temono e gli ubbidiscono osservando i suoi insegnamenti. Giovanni 14: 25,26 "Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi; ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che ho detto". Gesù ci ha lasciati questa promessa, affinché abbiamo la certezza costante che nel vivere ed affrontare questa vita terrena non siamo da soli ma che lo Spirito Santo di Dio è in noi in qualsiasi circostanza della nostra vita, affidiamoci a lui in preghiera con piena e totale fiducia, impariamo a sentire la sua presenza in noi ed a ascoltare la sua voce; sì dobbiamo ascoltare la sua voce perché Egli ci parla nel profondo del nostro cuore. Dunque apriamoci alla sua compagnia nella nostra quotidianità così che non ci sentiamo mai soli, la sua consolazione quando stiamo soffrendo così che allieva il nostro dolore, la sua guida quando dobbiamo prendere una decisione così che abbiamo la certezza di fare la cosa giusta agli occhi di Dio. Efesini 5:18 "E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza ma siate ripieni di Spirito", qui l'apostolo Paolo ci sta dicendo che se viviamo nella immoralità come conseguenza lo Spirito Santo non dimorerà più in noi e ci sta esortando, a questo motivo, a vivere una vita ripiena di Spiritò, nella santità e nella sobrietà degli insegnamenti scritturali affinché il nostro corpo che è il Tempio dello Spirito Santo sia pulito, solo così esso dimorerà in noi. Vediamo adesso quali sono gli insegnamenti scritturali circa le opere e il frutto dello Spirito che ci permettono di vivere in santità, Galati 5:22,24 "Ma il frutto dello Spirito è : amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. Contro tali cose non vi è legge. Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito". Se lo Spirito Santo dimora in noi esso si manifesta anche attraverso il nostro comportamento, trasformando il nostro carattere e cambiando il nostro modo di rapportarci con gli altri." Essere riempiti" dallo Spirito Santo è un processo continuo, è il risultato di un cammino in obbedienza al Signore. Anche se Gesù è salito nei cieli al Padre e siede alla sua destra, non ci ha lasciati da soli con questa consapevolezza dobbiamo vivere nella gioia del suo amore.
Luisa Lanzarotta
"Dio ha il controllo della nostra vita?".

La Scrittura ci fa conoscere quanta cura ha Dio nei confronti del genere umano e principalmente come Egli tutela più da vicino la sua Chiesa. Anche se ci mostra il suo favore e la sua bontà a volte avvengono cause contrarie alle nostre vite dovute a vari motivi, a volte lo fa per correggere il nostro carattere modellandolo secondo la sua volontà, altre volte per correggere i nostri sentimenti, per aiutarci a capire che è necessario come cristiani rinunciare a se stessi, per scuotere la nostra pigrizia. Dobbiamo avere la certezza che Dio, nella sua giustizia e nella sua sapienza sa moderare queste confusioni per condurle al fine giusto. Dobbiamo dunque mantenere in qualsiasi circostanza un atteggiamento umile senza mormorare contro Dio. Anche quanto avviene nel mondo è guidata dall'incomprensibile volontà di Dio, c'è l'ho conferma la Scrittura quando afferma che i suoi giudizi sono un profondo abisso (Romani 11:33). Anche se nelle Scritture vi sono racchiusi dei misteri alla nostra comprensione umana, Dio illumina il suo popolo attraverso lo Spirito Santo che ci aiuta a comprendere e ci rivela la sua parola. Quindi possiamo camminare sicuri sotto la guida della sua parola che è una lampada per guidare il nostro piede e non importa se non comprendiamo "i segreti" che Dio non ci ha voluto rivelare attraverso la sua parola in quando appartengono solo a lui (Deuteronomio 29:29) qui Mosè ci invita non solo a meditare la legge di Dio ma anche ad adorare la sua provvidenza (Giobbe 26:14; Giobbe 28). Il "timore di Dio è l'inizio della sapienza", dobbiamo sottometterci al suo governo sovrano e considerare la sua volontà modello unico di ogni giustizia e causa giustissima di quanto avviene; riconoscendo la sua provvidenza con cui governa il mondo, dalla quale nulla procede che non sia giusto e retto, sebbene anche se non riusciamo a comprendere le ragioni. Con questa attitudine mentale si evita di dare la colpa a Dio per le avversità e le sofferenze del passato e si evita anche di lasciarsi andare alla disperazione quando ci si presentano situazioni avverse. Se il Signore ci ha affidato la nostra vita, dobbiamo conservarla; se ci ha dato i mezzi per farlo dobbiamo adoperarli, se ci mostra i pericoli non dobbiamo cadervi ciecamente; se ci offre i rimedi, non dobbiamo disprezzarli. Il Signore vuole che noi stiamo in guardia dal pericolo e che lo sfuggiamo per preservare la nostra vita, per questo motivo è consigliabile adoperare i rimedi contro i pericoli che il Signore ci ha messo a disposizione attraverso la Scrittura che ci ammaestra secondo la sua volontà, per questo motivo in ogni decisione dobbiamo esaminare la volontà di Dio attraverso la sua parola. Coloro che seguono il male e si adoperano praticando azioni anti-scritturali sono motivati da un cuore malvagio e certamente non sono persone al servizio di Dio in quando non gli obbediscono e trasgrediscono. Il credente sa' che nulla avviene per caso" ma che in ogni cosa ce un disegno di Dio per la propria vita, Dio non permette che nulla avvenga se non per il suo bene e la sua salvezza avendo la certezza che la bontà di Dio è con lui egli riconoscerà che i suoi progetti, la volontà, le forze, le energie e le imprese sono sotto la mano di Dio; avrà fede nelle promesse di Dio che lo veglia con speciale cura, tutelandolo (1 Pietro 5:7; Zaccaria 2:8), abbiamo la sua stessa promessa che Egli è il nostro scudo e che combatte contro i nostri nemici. Lo scopo dei racconti biblici è di mostrarci come Dio guarda accuratamente ai suoi servi da non lasciarli inciampare in una pietra, con quanto amore si prende cura di noi al punto tale da non permettere che un capello della nostra testa cada senza che lui lo permetta (Matteo: 10:29,30).Il credente ha dunque la certezza di vivere sotto la grazia di Cristo il quale ha donato se stesso per ogni creatura (cristiani e pagani) (Esodo 3:21). Dio stesso spezzerà il furore dei nostri nemici, dello stesso Diavolo come fece anche nella vita di Giobbe che senza il suo ordine e autorizzazione egli non poteva intraprendere nessuna azione (Giobbe 1:12). Consapevoli di queste realtà dobbiamo "ringraziare" Dio per la sua grazia nel periodo in cui ci fa prosperare, essere "pazienti" nel periodo delle avversità e avere una totale "sicurezza" per l'avvenire non dubitando mai della sua "benedizione" nella nostra vita. Nei periodi di sventura dobbiamo avere un atteggiamento paziente e tranquillo avendo la certezza nel nostro cuore che tutto quello che succede nella nostra vita coopera al nostro bene e Dio stesso che permette queste situazioni ed Egli le tramuterà a nostro favore. Dobbiamo riconoscere che sia il bene e sia il male nella nostra vita provengono da Dio (Isaia 45:7) e che tutto coopera per il nostro bene. Alcune volte Dio si serve degli uomini come suoi ministri per dispensarci i suoi benefici, anche in questi casi non dobbiamo dimenticarci che la nostra riconoscenza e il nostro cuore va solo a Dio "autore principale di ogni bene", egli ci dà i mezzi umani per mantenerci e conservarci ma dobbiamo anche chiedere l'aiuto di quanti possono essere capaci di aiutarci, considerandoli strumenti di Dio nel voler benedire la nostra vita. Sotto la prospettiva della "grazia" possiamo vedere come viviamo nell'incertezza sia a livello "fisico" con le varie malattie e sia a livello di "sicurezza" perché tiriamo avanti a grande fatica fra debolezze e difficoltà. Affidiamoci dunque liberamente a Dio con la consapevolezza che il Signore tiene in mano ogni cosa con la sua potenza, governa con la sua volontà e modera con la sua sapienza, nulla avviene senza essere stato da lui stabilito. Egli stesso ci protegge e ci ha affidati alla cura dei suoi angeli affinché né acqua, né fuoco, né spada possono nuocerci (Salmi 101:3,6; Salmi 108:6). Il credente deve avere la certezza che questi insegnamenti sono per il suo bene. Nelle Scritture abbiamo l'esempio dell'apostolo Paolo che dichiara che il suo viaggio era stato impedito da Satana, ma lo affida al volere di Dio (1 Tessalonicesi 2:18; 1 Corinzi 16:7); anche il re Davide trovò rifugio nella mano di Dio (Salmi 31:16). Da questi esempi dobbiamo comprendere e imparare che ogni nostra decisione, ogni nostra azione deve essere presentata a Dio in preghiera, chiedendogli la sua benedizione, solo così possiamo trionfare.L'ignoranza sulla provvidenza di Dio costituisce per l'uomo la massima disgrazia, mentre una retta conoscenza di essa significa per lui un'eccezionale beatitudine. Questo è il motivo importante affinché ogni credente cresca nell'istruzione della Scrittura. Attraverso la Scrittura veniamo a conoscenza che le decisioni di Dio non sono definitive ed immutabili, ma cambiano a seconda delle disposizioni delle realtà inferiori. In tre diversi passi scritturali possiamo leggere del "suo mostrare" favore nell'aver preso determinate decisioni (Genesi 6:6; 1Samuele 15:2; Geremia 18:8). Leggiamo inoltre che in alcuni casi ha abolito e annullato quanto aveva deciso (Giona 3:4) in seguito alla conversione o al pentimento Egli può mutare il suo giudizio sull'essere umano. Abbiamo altre testimonianze scritturali dove Dio ha cambiato il suo giudizio mostrando misericordia (Isaia 38:1,5; 1 Samuele 20:1,5) così che i giudizi di Dio per il suo popolo non sono eterni ma può mostrarci favore a secondo i nostri meriti. C'è da dire però che l'imperio di Dio sulle cose umane è costante, perpetuo e esente da ogni pentimento. Persino i suoi avversari sono stati costretti a testimoniare della sua costanza, della quale non si può dubitare (Numeri 23:19). Il "pentimento" di Dio nei confronti degli esseri umani altro non è che il "mutamento" delle opere degli uomini attraverso i quali dimostrano di accettare la correzione Di dio. Tuttavia la sua mente non è cambiata, né la sua volontà modificata, né i suoi sentimenti alterati; ma quanto egli aveva previsto, approvato e decretato da ogni eternità lo persegue costantemente senza variare. Dio vuole che noi ci pentiamo affinché veniamo preservati dalla sua pena, diversamente la sua volontà non varia affatto e neanche la sua parola.
Luisa Lanzarotta
"Leggere la Bibbia con la rivelazione dello Spirito Santo".

La Bibbia è l'unico ed il più antico libro storico, di fonte attendibile come parola "ispirata" da Dio indirizzata al genere umano (2 Timoteo 3:15,17 "e che fin dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Gesù Cristo. Tutta la Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere, correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona". Il contenuto della sua storia è una testimonianza umana attraverso la quale Dio si è rivelato ed è per l'uomo l'orientamento sulla propria origine.Malgrado i vari tentativi di distruggerla nel corso dei secoli, vediamo la mano potente di Dio nel difenderla e nel permettere che continui a sopravvivere. Attraverso la sua lettura gli uomini possono indagare sulle loro origini avendo così un vero recupero sul passato primordiale che gli permette di difendersi dalla pressione della storia contemporanea. Quando si legge la Bibbia bisogna avere saggezza ed intenderla con la potenza e l'illuminazione che trascende da ogni diversità culturale, tenendo conto della sua armonia, dandole piena fiducia e riponendole la nostra fede. Chiedendo a Dio di darci il giusto intendimento e discernimento attraverso il suo Spirito Santo per interpretarla secondo il suo volere.La Bibbia pur essendo un vecchio libro è allo stesso tempo un testo contemporaneo ai tempi nostri ed è sempre attuale, la sua unicità risulta evidente nel suo rapporto con la persona di Gesù Cristo. Sia l'Antico Testamento che il Nuovo Testamento guardano a lui, dalla Genesi all'ultimo dei profeti gli rende testimonianza (Giovanni 5:39 "Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza"; Luca 2:27 "Egli dunque, mosso dallo Spirito, venne nel Tempio e come i genitori vi portavano il bambino Gesù, per fare a suo riguardo quanto prescriveva la legge"). In tutto l'Antico Testamento Gesù è "Colui che viene" e del quale Dio prepara la sua venuta; nel Nuovo Testamento Gesù Cristo si rende garante dei suoi testimoni messaggeri di Dio, testimoniando delle Scritture ne parla come la verità stessa, la Parola di Dio che nessuno ha il diritto di annullare (Giovanni 10:35 "Ora, se essa chiama dèi coloro a cui fu rivolta la parola di Dio e la Scrittura non può essere annullata").Per Gesù Cristo quel che è detto nella Bibbia è detto da Dio, egli sostiene questa identità come testi ispirati dalla verità di Dio e rivestiti dalla sua autorità. La Bibbia insegna che esiste una successione di creazione, caduta, redenzione e non inverte i termini. Il Dio unico ha creato tutto.
Luisa Lanzarotta
"Dio non è un Dio di confusione".

Dio è un Dio di ordine e non di confusione, questo è l'esempio e l'insegnamento che lascia a ciascuno di noi affinché possiamo comprendere in tutta la sua integrità, la fondamentale importanza di vivere la nostra vita nella pienezza e totale obbedienza del processo per lo scopo per i quali siamo stati creati.(1Corinzi 14:33) "Dio non è un Dio di confusione, ma di Pace". La parola "pace", shalom, nella Bibbia evidenzia l'ordine con il quale Dio ha proceduto per compiere questa sua meravigliosa e potente opera della creazione. Attraverso il racconto sulla creazione in Genesi è evidente l'insieme ben organizzato, disposto e differenziato con il quale Dio ha agito : i cieli, la terra ed i loro abitanti "ciascuno secondo la propria specie"; formano nel loro insieme un cosmos dove le creature celesti, gli angeli, gli astri sono modelli di un'obbedienza totale con i loro movimenti regolari anche noi esseri terrestri seguiamo un ordine altrettanto perfetto e simile a quello celeste. Dio ha finalizzato un ordine attraverso il quale esclude ogni possibilità di confusione; con l'opera della creazione assegna un ordine anche al mondo dei viventi mettendo ogni cosa al suo posto così come è previsto da Dio : l'esatta funzione dei luminari, indica all'uomo e agli animali quello di cui dovranno nutrirsi. Si evidenzia così direttamente dalla fonte della Bibbia che è proprio Dio a volere l'ordine attraverso la separazione di ogni cosa e di ogni specie e ponendo in essi dei limiti precisi da lui stabiliti (Giobbe 3:10,12 "Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte e dissi : Tu mi arriverai fin qui ma non oltre, qui si arresteranno le tue onde superbe ! Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all'aurora il suo posto"; Salmi 104:9 "Tu hai posto alle acque un limite che non trapasseranno; esse non torneranno a coprire la terra"; Proverbi 8:29 "Quando assegnava al mare il suo limite perché le acque non oltrepassassero il suo cenno, quando poneva i fondamenti della terra".Tra la creazione, l'ordine e la Parola di Dio vi è un triplice legame che mette in atto differenziazioni precise ed un mondo ordinato che ci fa conoscere un Dio che ci parla attraverso di esse in un discorso ben ordinato in cui si trovano le stesse caratteristiche di fermezza e di precisione che sono presenti nell'opera della creazione dei sei giorni. Senza di Dio l'ordine del mondo non è possibile e si cadrebbe nel caos più totale rendendo incomprensibili questi concetti fondamentali e vitali per ognuno di noi. Isaia 45:1819 "Poiché così dice l'Eterno che ha creato i cieli, egli, il Dio che ha formato la terra e l'ha fatta; Egli l'ha stabilita, non l'ha creata informe ma l'ha formata perché fosse abitata: Io sono l'Eterno e non c'è alcun altro. Io non ho parlato in segreto in un angolo oscuro della terra; non ho detto alla progenie di Giacobbe : Cercatemi invano IO, l'Eterno, dico ciò che è giusto e dichiaro le cose che son rette".Come ci insegna la sua stessa Parola, Dio è luce e dove c'è la luce non vi sono tenebre (1Giovanni 1:5,7 "Or questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo : che Dio è luce e che in lui non vi sono tenebre alcune. Se diciamo che abbiamo comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verità; ma se camminiamo nella luce, come Egli è nella luce, abbiamo comunione l'uno con l'altro e il sangue di Gesù, suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato". Non possiamo assolutamente dare alla Parola di Dio un significato soggettivo, dai contorni vaghi e sfumati perché questo ci farebbe cadere nel caos della confusione e ci farebbe sentire insicuri. Gli uomini che assumono questi comportamenti si rivoltano all'ordine stabilito da Dio volendo vivere secondo i propri desideri, non seguendo la legge morale ma quella naturale e scegliendo di vivere nella libertà divinizzata ("Liber", da cui deriva la parola libertà, era la divinità romana del caos); chi sceglie e decide di seguire questa via con la sua rivolta va contro il rifiuto dell'essere stesso andando contro il Creatore e venendosi a trovare in uno stato di non consolazione e non mostra alcun rispetto del suo desiderio per la propria vita e per lo scopo che Dio ha per la sua vita; come conseguenza perde la conoscenza di Dio e il desiderio di alimentarsi in lui dando la colpa della sua infelicità a Dio mentre dovrebbe cercarla nella sua disobbedienza, fonte delle avversità e delle vicissitudini negative che succedono nella sua vita, nella sua famiglia e nella sua casa. Ovunque si volge, di colpo tutto entra nel disordine, nella confusione, le cose vanno fuori controllo (Esodo 7:8,13 "Ciò per cui gli uomini non sono convinti è proprio tutto quello che si oppone al loro orgoglio e ai loro desideri ed è altrettanto facile che essi credano in quello che desiderano. Dio invia sempre con la sua Parola le prove della sua autorità Divina, ma quando gli uomini sono portati a disobbedire e disposti a obbiettare, Egli spesso permette un'insidia per mezzo della quale rimangono impigliati. I maghi erano imbroglioni che provano a copiare i miracoli di Mosè per mezzo di abilità segrete o di demoni e riuscirono a ingannare gli spettatori, ma alla lunga furono costretti a confessare che non erano più in grado di imitare gli effetti della potenza Divina. Niente porta meglio alla distruzione dei peccatori che resistere alla verità trastullandosi con una somiglianza contraffatta di essa. Satana è maggiormente da temere proprio quando si trasforma in un angelo di luce". Una volta perduta la comunione, l'uomo vuole sostituirla con la confusione. L'uomo è stato creato da Dio per avere una comunione con Dio e per rispettare il suo ordine. Scegliendo di rimanere nell'ordine perfetto di Dio l'uomo beneficia del giusto collegamento di tutti gli elementi nell'insieme che esige la presenza di una gerarchia. A questi uomini "retti e giusti" dinnanzi agli occhi di Dio, egli non si limita solamente ad esprimere loro il suo apprezzamento ma per ben tre volte dà loro la sua benedizione concedendogli la grazia gloriosa. Alla luce di queste verità TU che stai leggendo che scelta fai : vivere nell'ordine per il quale il tuo Creatore ti ha creato e nelle sue benedizioni o di vivere nella divinizzazione del caos e nelle sue conseguenze per la tua vita, la tua famiglia e la tua casa.
Luisa Lanzarotta
"SIgnificato biblico del sabato".

Il sabato ebraico chiamato anche "Shabbat" che significa letteralmente "cessare, riposare" o domenica cristiana è collegato a vari aspetti scritturali ma trova il suo vertice nella creazione e nella redenzione.
Nella creazione indica la perfezione di Dio che dopo i sei giorni lavorativi e dopo aver compiuto la sua opera creativa, il settimo giorno riposò; in realtà Dio non aveva bisogno di riposare. Analizziamo e comprendiamo nella sua pienezza cosa questo vuole significare per noi oggi : "attraverso il suo esempio Dio ha fornito un esempio per un sano ritmo per il lavoro e il riposo" composto da sei giorni lavorativi ed il settimo giorno da dedicare al "riposo" che è per eccellenza il giorno "del Signore". Quindi il sabato è un giorno stabilito da Dio per il suo popolo ed è la festa del riposo cioè dalle attività lavorative, un giorno di "consacrazione e santificazione" al nostro Dio. Leggiamo nella Bibbia in Ezechiele 20:20 "Santificate i miei sabati" ed in Ezechiele 20:12 "A loro diedi anche i miei sabati perché servissero di segno fra me e loro, perché conoscessero che io sono il Signore che li santifico" è scritturale , dunque, che il sabato è per eccellenza "il giorno del Signore". Questi versetti biblici descrivono il sabato come un segno della relazione tra Dio e l'uomo, un giorno "benedetto e consacrato" dove riconosciamo che il Signore è il nostro Dio.
Dio scrive e ordina il quarto comandamento, dove comanda di "ricordare" e "osservare" il sabato in Esodo 20:8,10 "Ricordati di consacrarmi il giorno di sabato : hai sei giorni per fare ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato consacrato al Signore, tuo Dio in esso non farai nessun lavoro : né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame e neppure il forestiero che abita presso di te", attraverso questo comandamento comprendiamo che il sabato sarà sempre il segno fra Dio e il suo popolo. Un segno di santificazione dove l'uomo celebra e vive la comunione con Dio e si stacca dalle cose è come se gustasse già l'eternità e con la sua possibilità di una vera liberazione così il sabato assume un aspetto tipologico, leggiamolo in Deuteronomio 5:12,15 "Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha comandato. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al SIGNORE Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il bue, né il tuo asino, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città, affinché il tuo servo e la tua serva si riposino come te. Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha fatto uscire di là con mano potente e con braccio steso; perciò il SIGNORE, il tuo Dio, ti ordina di osservare il giorno del riposo". L'aspetto tipologico collega l'uomo allo stato di "schiavitù"; mentre il popolo di Israele nell'Antico Testamento era "schiavo" d'Egitto e Dio lo liberò, nel Nuovo Testamento l'uomo era "schiavo" del peccato e Dio lo ha liberato per mezzo del "sacrificio" di Gesù è qui che si collega il sabato alla storia della "redenzione" cioè della "salvezza" oltre a quella della creazione. Quindi questo comandamento (Deuteronomio 5:12,15) offre due diverse motivazioni sull'osservanza del sabato : "creazione e redenzione dipendono da Dio e sono legate l'una all'altra".
Come segno escatologico il sabato simbolizza la "salvezza" realizzata dal Signore Gesù, in lui si compie il "riposo" promesso da Dio ed è in quest'aspetto che il sabato trova la propria sostanza e realizzazione, il "riposo del sabato" è simbolo della liberazione del peccato.
Oggi il credente con il riposo del sabato ebraico o domenica cristiana celebra il "compimento della legge" realizzato dalla morte e resurrezione di Cristo, in Esodo 31:16 sta scritto "I figli d'Israele perciò osserveranno il sabato, celebrando il sabato di generazione in generazione, come un patto eterno", qui fa menzione al riposo come "patto eterno" dove ci separiamo dalle altre cose e ci uniamo a Dio, quindi rifiutare il sabato corrisponde al rifiuto dell'alleanza con Dio in quanto il sabato è un dono del Signore.
Luisa Lanzarotta